La situazione economica che si sta delineando non è delle migliori e nonostante la brillante manovra di assestamento fatta dal nostro governo regionale, molte categorie economiche e famiglie non se la passano bene. La “mazzata” meteorologica -abbattutasi soprattutto nel medio Friuli – che ha avuto l’epicentro il comune di Mortegliano, oramai diventato il simbolo di questa devastante tempesta, mette molte attività in ginocchio. L’esempio di cittadini e imprenditori e amministratori però ci ha svelato ancora una volta, la tempra dei friulani, la loro tenacia e soprattutto la loro sagacia. Pronti ad a valutare la situazione e a ripartire, fa ben sperare. La politica a questo punto ha il dovere di prendere esempio della volontà e della grande solidarietà delle popolazioni colpite per avviare un confronto rapido sul futuro di questa regione, che non è solo turismo ma anche qualcos’altro.

Bene la tempestività del Presidente Fedriga, del suo esecutivo e di tutto il consiglio regionale nel reagire alla grave situazione con stanziamenti di risorse per i primi soccorsi. Un Grazie a tutti i volontari, ai vari sodalizi, alle forze dell’ordine, ai Vigili del fuoco e soprattutto alla Protezione Civile, vera ancora di salvezza di questa terra. Ora però bisognerà riflettere in fretta sul futuro della nostra economia dall’ agricoltura alle piccole attività produttive, che per riprendersi hanno bisogno di aiuti economici ma anche di meno burocrazia, vero ostacolo di una ripresa, voluta e tanto cercata, ma che qualche volta è vanificata, proprio da quella macchina burocratica che dovrebbe agevolare i lavori.

L’esempio del sisma del 76 è lì a indicarci la strada che per il popolo friulano è quella maestra.

Uniti si vince!

ENZO CATTARUZZI