• 19 Aprile 2024 14:47

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TRIESTE. L’ALBERO DEI TUTTI IN PIAZZA VERDI NELL’AMBITO DEL PROGETTO SULLE STRAGI MAFIOSE IN ITALIA

Il 12 aprile in Piazza Verdi, a seguire la Cerimonia del 171° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato, si svolgerà la presentazione dell’opera d’arte contemporanea intitolata L’albero dei Tutti (di Gregor Prugger) inserita nel progetto prodotto dalla Fondazione Falcone in occasione del trentesimo anniversario delle stragi mafiose d’Italia.

“Nel trentesimo anniversario delle stragi mafiose d’Italia è un obbligo proseguire il percorso di promozione della cultura della memoria di tutte le vittime civili e dello Stato, di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino, di Eddi Walter Cosina esempio di solidarietà nazionale, cercando nuovi linguaggi e trovando spazi capaci di aggregare la comunità. L’arte è uno degli strumenti privilegiati per ancorare la nostra attività istituzionale alle nuove generazioni, così oggi a Trieste inizia un lungo viaggio dell’albero della memoria che toccherà le città martiri, simbolo della stagione delle stragi del 1992 e del 1993” – così Maria Falcone, Presidente della Fondazione Falcone all’avvio dell’installazione a Trieste dell’opera di Gregor Prugger L’albero dei Tutti, giunto da Bolzano, parte del progetto a cura di Alessandro de Lisi, curatore generale per i progetti culturali della Fondazione Falcone e che ha il sostegno della Struttura di Missione per la valorizzazione degli Anniversari Nazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, col patrocinio attivo della Polizia di Stato con la Questura di Trieste, il prezioso supporto del Comune di Trieste, dei Vigili del Fuoco di Trieste che hanno scaricato e posizionato l’opera, il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste, di diverse aziende e fondazioni italiane. “Per vincere la mafia serve unire alla legalità passione, cultura e impegno, così come si aspettano le nuove generazioni, ieri come oggi trent’anni dopo, ricordando le parole di Giovanni, ovvero che la mafia, come qualsiasi fenomeno umano, ha avuto un inizio e avrà una fine”, conclude Maria Falcone.