
28 Lug UDINE. Rotonda viale Venezia, denuncia per violenza privata e ipotizzabile sequestro di persona
Impossibilitati ad entrare e uscire dal proprio passo carraio. Succede in viale Venezia al civico 291 per i lavori della rotonda all’incrocio con via Birago: i residenti all’altezza di quel civico infatti – a meno di non percorrere un tratto di strada controsenso con elevati rischi per sé e per il prossimo e a meno di non sfondarsi la macchina passando sul selciato dove sorgevano gli alberi abbattuti – si trovano sequestrati in casa. Il cittadino friulano Ettore Basiglio Ribaudo ha dovuto contattare la Polizia municipale affinché venisse risolto immediatamente il problema. “Ricordo che quando chiesi al vicesindaco Michelini, in occasione dell’assemblea pubblica a maggio nell’auditorium in via Stuparich, se ogni uscita carraia avrebbe avuto garantiti l’accesso e l’uscita, la risposta, in presenza di testimoni, fu affermativa; peccato che la realtà stia rivelando ben altro”, va all’attacco Ribaudo che ha pronta una denuncia da depositare contro i responsabili di questi danni.
“Si configurano i reati di violenza privata e ipotizzabile sequestro di persona, come confermatomi questa mattina dai Vigili urbani: probabilmente Michelini e i suoi pensano di continuare a rinchiudere i cittadini in casa… certo è che questa violazione ai diritti costituzionali deve essere punita, pertanto chiederò i danni”. Di certo – prosegue il cittadino – “Michelini non ha ben compreso cosa significhi la vita umana: se dovesse succedere un’emergenza sanitaria o di altro genere i mezzi di soccorso da utilizzare saranno i piccioni viaggiatori? Non è garantito in questo modo il diritto al pronto intervento. Secondariamente la questione rifiuti: “Nonostante si paghi una tassa alquanto salata, i mezzi adibiti alla raccolta come faranno ad espletare il proprio lavoro a causa del blocco della circolazione? forse lo stesso Michelini raccoglierà le immondizie?”. Il cittadino si chiede “che cosa succederà quando riaprirà la scuola: dobbiamo aspettarci dei morti?”. Infine, “basta guardare i cartelli che hanno collocato per comprendere l’ignoranza amministrativa: tutti in conflitto fra loro (foto in allegato). E questi vorrebbero continuare ad amministrare Udine? Pensino a cambiare lavoro”.